Nell'America degli anni '30 la società è in pieno fermento, specie quella che ruota attorno al mondo della letteratura, dell'arte e degli artisti, spesso riuniti attorno ad un cocktail a bordo piscina o a un café (“Café Society”, appunto). Un mondo affascinante e molto stimolante per un ragazzo in cerca di futuro come Bobby. Lasciata Manhattan e la sua famiglia, Bobby Dorfman giungerà nella scintillante Hollywood alla ricerca di un lavoro e con la volontà di costruirsi una posizione. Ma ad attenderlo, inaspettatamente, ci sarà il colpo di fulmine per l'affascinante Vonnie...
Woody Allen torna a guardare al passato come aveva già brillantemente fatto in “Midnight in Paris”. In “Café Society” si respira il fascino malinconico di “Radio Days” e la splendida fotografia del nostro Valerio Storaro dà all'ambientazione un tocco magico. I temi sono quelli da sempre cari al regista newyorkese: la religione, l'amore ed il senso dell'esistenza, affrontati ovviamente con la solita, geniale,irriverenza. “Café Society” è stato il film d'apertura dell'ultimo Festival di Cannes e si preannuncia essere un'altra imperdibile pellicola di un regista che, ad ottant'anni compiuti, continua (e probabilmente continuerà ancora) ad affascinarci e farci emozionare di fronte ad uno schermo.
Woody Allen
Jeannie Berlin, Steve Carell, Jesse Eisenberg
USA
2016
Commedia
96 min.
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