L'arte contemporanea pone delle domande e ha il compito (e l'urgenza innata) di fare pensare. L'arte e la cultura sono a servizio della gente. Sono elementi necessari per vivere bene e progredire. Hitler si era accorto di queste potenzialità e, immediatamente, si rese conto di quanto fossero pericolose per il suo progetto di militarizzazione e, soprattutto, per un nuovo mondo ariano, basato sul ritorno della cultura antica (quella greca e quella romana) e sul culto dell'uomo, a suo dire, perfetto. Perché risvegliare gli animi e le coscienze attraverso le straordinarie opere dell'intelletto di artisti, scrittori, musicisti, designer, architetti? Questi prodotti devono essere eliminati.
Il film di Simona Risi è un racconto puntuale in un momento storico dove è necessario ricordare il passato, rileggere gli errori per non ripeterli. Un documento straordinario che mescola le discipline culturali: dall'arte visiva come la pittura o la scultura, all'architettura, il design, la letteratura, la musica, lo spettacolo, la danza. Tutti gli aspetti legati alla società e alla collettività vengono rimessi in discussione dalle politiche hitleriane per una ricostruzione di un intero sistema.