1350. Dopo la morte di Dante, Boccaccio riceve il compito di consegnare alla figlia del sommo vate dieci fiorini d'oro come “risarcimento tardivo dell'ingiustizia patita”. Giovanni, grande ammiratore del poeta defunto, accoglie l'incarico come un onore, mettendosi in viaggio per ripercorrere i luoghi che Dante ha attraversato nel corso del suo esilio.
Il sempre grande Pupi Avati va contro la prevedibilità del mettere in scena gli episodi più memorabili della Comedia per farli rimanere pura poesia nelle parole di Dante, ricordando come l'immaginario di uno scrittore viene ispirato da ogni evento testimoniato o vissuto. Sceglie di far parlare la Storia, e in questo caso la Letteratura, rivolgendosi direttamente allo spettatore, e nel restituire al pubblico una dimensione compositiva che affonda le sue radici nella tradizione pittorica italiana. E la scelta di girare in luoghi per certi versi rimasti intatti nel tempo, come Bevagna o Viterbo, fra l'Umbria, l'Emilia-Romagna e il Lazio, rendono assai credibile la sua ambientazione Medioevale:
Pupi Avati
Sergio Castellitto, Alessandro Sperduti, Carlotta Gamba
Italia
2022
biografico
94 min.
COOKIE
Questo sito NON utilizza cookie di profilazione.
NON sono utilizzati neppure cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin” o di Google Analytics.
Se vuoi saperne di più sull’utilizzo dei cookie nel sito
consulta la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie.