È il 1948 e la Guerra Fredda è arrivata anche in Cile, dove miete vittime illustri. Il Senatore Neruda viene infatti messo sotto accusa dal Presidente Videla e costretto a darsi alla macchia. Neruda tenta di scappare dal paese assieme alla moglie e traendo ispirazione dai drammatici eventi della sua vita di fuggitivo scrive la sua epica raccolta di poesie, “Canto General”. Nel frattempo, in Europa, cresce la leggenda del poeta inseguito dal poliziotto, e alcuni artisti capitanati da Pablo Picasso iniziano a invocare la sua libertà. Tutti si aspetterebbero una persona affranta e in difficoltà, invece Neruda, da grande genio umano quale effettivamente è stato, vede questa sua battaglia come un'irripetibile opportunità per reinventare se stesso e riuscire in una grande impresa eroica: diventare un simbolo mondiale di libertà, oltre che una leggenda della letteratura.
Pablo Larraín non finisce mai di stupire. Dopo “No-I Giorni dell'Arcobaleno”, “Il Club” (Gran Premio della Giuria a Berlino 2015)e prima di “Jackie”, il film su Jacqueline Kennedy in arrivo nel 2017, il regista cileno esce con questo “falso biopic” su uno dei più importanti personaggi della storia moderna dell'America Latina e non. La grandezza del regista si vede proprio nel fatto che “Neruda” non è mai il film che sembra essere, ovvero biografico e politico, ma è un film tremendamente umano che ritrae la passione di un uomo. La passione civile e artistica. La vita stessa vissuta come passione. La passione come unica forma possibile di vivere. Un film assolutamente da non perdere.
Pablo Larraín
Gael Garcia Bernal, Alfredo Castro, Pablo Derqui
Argentina, Cile, Spagna, Francia
2015
Biografico / Drammatico
107 min.
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