Quarto appuntamento della nuova Rassegna al VirtusCinema "Il Cinema Ritrovato al cinema - Classici restaurati in prima visione".
Salvatore Giuliano nel secondo dopoguerra forma un esercito separatista che vuole staccare la Sicilia dal resto dell'Italia. Tiene a lungo in scacco i carabinieri, semina il terrore sull'isola e si rende protagonista di molti fatti di sangue come la strage di Portella della Ginestra, quando spara sulla manifestazione dei lavoratori per la ricorrenza del primo maggio. Nel 1950 viene ucciso. Gaspare Pisciotta, ex-luogotenente di Giuliano, che lo ha denunciato, viene assassinato in carcere.
Quinto film del regista recentemente scomparso Francesco Rosi, un classico del cinema politico e il miglior film italiano sulla mafia: Rosi sceglie di frammentare la narrazione, seguendo non la cronologia ma i complessi intrecci di causa-effetto tra gli avvenimenti. E senza mai mostrare Salvatore Guiliano: non è lui il protagonista del film, ma l'intreccio di interessi tra politica e criminalità nel dopoguerra. Serratissimo, con momenti di cinema cronachistico che diventa epico.
Francesco Rosi
Frank Wolff, Salvo Randone, Renato Pinciroli
Italia
1962
Drammatico
107 min.
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